L’ex assessore della legislatura Chiodi torna in Assise regionale ma non siederà in esecutivo: “Non voglio amministrare – e dimettermi da consigliere – ma occuparmi delle esigenze del territorio”
TERAMO – Comincia questa mattina la XII legislatura del Consiglio regionale dell’Abruzzo, il primo della storia con il Governatore riconfermato per il secondo mandato consecutivo. C’è delusione tra chi riteneva che una poltrona in giunta fosse appannaggio di Paolo Gatti che torna nell’assise civica forte degli oltre 10.800 voti ottenuti nella lista di Fratelli d’Italia: non farà parte dell’esecutivo di Marco Marsilio, dove l’unico rappresentante teramano sarà Umberto DAnnuntiis.
A confermare l’anticipazione data ieri, c’è il suo annuncio social di questa mattina, in cui Gatti spiega come lui stesso abbia preferito restare in Consiglio e portare il suo contributo da “rappresentante politico” piuttosto che da amministratore. Tappati così gli ‘spifferi’ provenienti dalla casa provinciale di Fratelli d’Italia sulla difficile integrazione nel tessuto meloniano dell’ex assessore della giunta Chiodi, l’esponente teramano si rituffa concretamente nell’attività politica regionale: “Oggi inizia la XII legislatura, e grazie a 10.878 consensi, torno, dopo una pausa di cinque anni, nel Consiglio Regionale d’Abruzzo – scrive Gatti -. Leggo che molti sono disorientati per il mio non essere stato nominato assessore, ma questa è stata una mia scelta, ribadita più volte nel corso dei mesi e durante la campagna elettorale, durante la quale più e più volte ho espresso la mia volontà di essere rappresentante politico – e non amministratore – della provincia di Teramo in Regione, per la mia area ideale di riferimento.
“L’assessore – aggiunge Gatti – si dedica alle sue materie e si deve dimettere dal ruolo di consigliere e quindi di legislatore, ed io, invece, vorrei dedicarmi alla rappresentanza politica generale del mio territorio. Ed è esattamente quello che farò, perché penso che la provincia di Teramo abbia bisogno di questo. Quindi, da domani, segreteria politica aperta, presenza, ascolto, e lavoro incessante. C’ero, ci sono, e ci sarò!“